Il sistema di lancio Space Launch System (SLS) e la navicella spaziale Orion saranno utilizzati per la prossima generazione di missioni facenti parte di progetto Artemis, che prende il nome dalla sorella gemella di Apollo.
Un progetto che venne avviato dalla NASA nel 2011, con l’obiettivo di sostituire lo Space Shuttle, e di realizzare una vettore di lancio pesante. Che potesse aprire la strada per future missioni spaziali e per la prossima missione di esplorazione lunare senza equipaggio, che aprirà la strada per le future missioni per realizzare un campo base sulla superficie lunare e infine una missione umana su Marte.
L’SLS pesa 1600 tonnellate, permette di essere predisposto in diverse configurazioni, con una capacita di carico utile impressionante che permetterà di traportare strumenti di grandi dimensioni per l’esplorazione dello spazio profondo.
Si è aperto un ampio dibattito sull’SLS, non privo di polemiche, per il suo budget di oltre 30 miliardi di dollari ed del costo di 4,1 miliardi di dollari per ogni singolo lancio.
Il razzo Space Launch System (SLS) con la navicella spaziale Orion in cima, alti ben 98 metri, hanno raggiunto il Launch Pad 39B presso il Kennedy Space Center in Florida. Questo permetterà di eseguire i test finali di lancio, prima dell’avvio della missione NASA Artemis I Moon.
Tali test sono necessari per verificare le funzionalità di tutte le componenti del vettore e garantire la sicurezza dei sistemi. Verrano eseguiti sia i test Wet Dress Rehearsal, che prevede di ricreare tutte le condizioni precedenti al lancio e all’accensione dei motori, che i test di Static fire, sui motori del un vettore. Per verificare che sia il razzo, che i sistemi di terra siano pronti per il lancio.
L’SLS e la navicella Orion sono stati assemblati sul lanciatore mobile e tramite il trasportatore cingolato è stato trasportato dal Vehicle Assembly Building alla rampa di lancio, impiegando 10 ore e 28 minuti per percorrere 6,4 chilometri.