
Mancava solo AWS, tra i grandi providers mondiali di servizi di cloud computing a fare il suo debutto nel settore dei calcolatori quantistici. Ocelot è il primo chip di calcolo quantistico di casa Amazon.
Mentre i computer odierni operano su valori digitali tra 0 e 9, i computer quantistici utilizzano particelle elementari come protoni o elettroni per formare bit quantistici e risolvere calcoli a una velocità esponenzialmente maggiore.
Ocelot è stato progettato nei laboratori di Ricerca e Sviluppo di Amazon, per permettere al colosso americano di servizi di cloud computing di iniziare ad offrire i suoi servizi su piattaforme di di calcolo quantistico.
Il chip progettato da Amazon Web Services si basa su un’architettura scalabile, con un paradigma per la correzione degli errori in grado di performare fino al 90% e accelerare così lo sviluppo di applicazioni di calcolo quantistico.
A step forward in quantum computing with #AWS. 🚀
— Amazon Web Services (@awscloud) February 27, 2025
Meet Ocelot, our first quantum computing chip tackling one of the field's biggest hurdles; error correction. With up to 90% lower correction overhead, we're bringing quantum systems closer to reality.
🔗 https://t.co/7WuTd8VX5Z pic.twitter.com/xlnxsjcdxw
Ocelot è stato sviluppato dall’Amazon Web Service Team per il Quantum Computing all’interno del California Institute of Technology. Il suo debutto arriva subito gli annunci di questi ultimi mesi relativi al lancio di chip quantistici di altri concorrenti del cloud. Infatti sono recentissimi gli annunci di Microsoft e Google per la presentazione di loro rispettivi chip di calcolo quantistico, Majorana 1 e Willow.

leggendo l’articolo di presentazione sul blog di AWS, il chip Ocelot rappresenta una svolta nella continua ricerca sui computer quantistici, che possano raggiungere un livello di tolleranza ai guasti che superi le attuali capacità di risoluzione dei problemi.