Quante volte ci siamo trovati a viaggiare in macchina mentre ascoltiamo un brano. Scatta quella irrefrenabile voglia di cantare, estraniandoci dal contesto esterno. Come se tutto lo spazio circostante si riducesse al solo abitacolo della nostra vettura, come se i vetri non fossero trasparenti e nessuno ci possa vedere.
Nello spot Let the Song Play si vedono diverse persone in auto, che oramai arrivate alle loro rispettive destinazioni , stanno ascoltando Elastic Heart di Sia, lasciano andare lo stream del brano e canticchiarla, incuranti che i compagni di calcetto, i nonni o il parcheggiatore li stiano aspettando.
Il trasporto emozionale li trascina in una dimensione immaginaria che è individuale e soggettiva. Spazialmente circoscritta, fatta di note e melodie che si susseguono. Li guidano in un immaginario, magari permettendogli di rivivere chissà quali e quanti ricordi legati a quel brano.
Lo spot, diretto da Matthew Swanson e realizzato dall’agenzia Epoch films per la piattaforma di streaming musicale e podcast audio Spotify. Racconta in 80 secondi, come certe abitudini non possano cambiare. Magari cambia la tecnologia che ci permette di ascoltare la musica. Ma di certo non l’abitudine, in cui decidiamo di ritagliarci quel piccolo momento personale, ascoltando il brano fino alla fine anche se siamo oramai arrivati a destinazione.
Lo spot fa parte della campagna Spotify For The Ride, lanciata dal colosso dello streaming musicale per promuovere playlist come Your Daily Drive e podcast pensati appositamente per essere ascoltati quando viaggiamo in auto, come infatti viene enfatizzato nel testo di descrizione che accompagna il video “The best thing to happen in cars since the stereo”.
Nata Cagliari, classe 1980
Dopo la laurea in scienze della comunicazione, collabora come fashion editor per diverse riviste Italiane.